“Ave Maria a trasbordo”, 1886, olio su tela, cm. 120 x 93, autografo, Proprietà privata della “Otto Fischbacher Giovanni Segantini Foundation” di San Gallo in prestito permanente al Museo Segantini di St. Moritz
I nostri lavori prendono spunto anche dalla corrente letteraria e artistica, che fu un ponte tra l'Ottocento e il Novecento, il simbolismo. Fiorita in Francia nella seconda metà del XIX secolo, in opposizione al realismo, cercò di esprimere idee, emozioni e atteggiamenti con l'uso di parole e immagini. E noi aggiungiamo suoni. Un po’ quello che ci è sempre piaciuto fare, perchè consideriamo lo strettissimo rapporto tra letteratura e arte figurativa parte della nostra ricerca e del nostro lavoro. Che non deve limitarsi solo a fornire una trascrizione nuda e cruda della realtà che ci circonda, bensì indagare le dimensioni dell'interiorità, dell'immaginazione, del sogno e restituire un senso condiviso. Solo così, a nostro parere, è possibile cogliere la bellezza indefinita e visionaria e cercare di penetrare l’essenza profonda delle cose più diverse. Le parole ci aiutano, la suggestione dei suoni che producono e delle immagini che ispirano è l’espediente per comunicare le molteplici emozioni che il nostro intuito percepisce simultaneamente. Ecco perché amiamo usare spesso le figure retoriche quali, tra le altre, la metafora, la metonimia, l’analogia e la sinestesia.